SS. SEPOLCRO A GERUSALEMME

BASSORILIEVO DECORATIVI DEL SS. SEPOLCRO A GERUSALEMME

STORIA

Si tratta di due lastre di marmo proveniente dall’Asia Minore, riutilizzate in epoca crociata per decorare gli architravi del SS. Sepolcro. L’officina di produzione non è sicura; si trattò probabilmente di maestranze miste franche e palestinesi, La messa in opera va datata intorno al 1160. La prima raffigura scene della vita di Cristo, la seconda allegorie dei peccati e delle virtù capitali. Nel 1348 un documento attesta che i bassorilievi erano ancora del colore naturale del marmo. Sono quindi da datare ad un momento successivo – non si sa di quanto – i probabili interventi conservativi che hanno dato origine alla spessa patina bruna di ossalati.Dopo il terremoto del 1927 e la conseguente perdita di altri frammenti, furono portati al Rockfeller Museum, dove nel corso dei decenni successivi sono stati oggetto di alcuni tentativi di restauro, logicamente limitati date le scarse possibilità e conoscenze dei restauratori di allora.

METODO DI PULITURA LASER

La El.En. S.p.A. nel quadro del progetto di restauro dei bassorilievi dei portali del SS. Sepolcro in Gerusalemme, ha messo a disposizione dell’Israel Antiquity Authority un laser da impiegare nelle operazioni di pulitura dei bassorilievi dagli orizzonti di degrado e dalle sostanze impiegate in precedenti restauri. Le operazioni di conservazione e pulitura sono state condotte in parte con metodi meccanici tradizionali. Il laser è stato impiegato principalmente nei punti ove si è persa l’originaria modellazione e risulta quindi estremamente difficile operare con metodi tradizionali per non causare il distacco di ulteriori cristalli di marmo. Questa metodica consente di intervenire anche prima del consolidamento con prodotti chimici

Consulenza scientifica e analisi chimiche: Istituto Centrale per il Restauro di Roma
Autori: Ja’cof Shaffer (Direttore del Dipartimento di Conservazione), Jack Neuger (Responsabile del settore di conservazione)