Nel campo della conservazione dei Beni culturali sta crescendo la richiesta di tecniche di pulitura sempre più accurate, caratterizzate da elevata selettività e minimo impatto
Light for Art, settore del gruppo El.En. specializzato nella realizzazione di sistemi laser per la conservazione e il restauro delle opere d'arte, coniuga la filosofia del gruppo orientata verso nuove sfide tecnologiche con il recupero della tradizione artistica del passato. La memoria da conservare e l'innovazione come strumento al servizio dell'uomo sono le due forze ispiratrici che guidano il lavoro di Light for Art. El.En., grazie ai risultati della ricerca svolta al suo interno e alla partecipazione a numerosi Progetti di Ricerca Regionali e Nazionali, ha realizzato strumenti per restituire alle opere d'arte la loro originaria bellezza, offuscata dal tempo e dall'ambiente.
E’ questo il campo d'impiego nel quale il laser rappresenta una realtà che si può considerare ormai affermata nel panorama delle metodiche d'intervento, al quale possono essere assimilate le decorazioni a stucco per le quasi si hanno risultati estremamente soddisfacenti.
L'impiego di laser nelle procedure di conservazione di manufatti metallici di interesse artistico e archeologico e ben più limitato del settore lapideo e può essere considerato per certi aspetti ancora un intervento di tipo sperimentale.
È ovviamente questo il settore più delicato d'intervento nel quale l'impiego del laser è di fatto ancora intimamente legato e dipendente dai risultati della ricerca scientifica.
Nel campo del restauro si è notato negli ultimi anni un crescente interesse per la pulitura laser di manufatti in legno, in quanto l’utilizzo di metodi tradizionali quali l’uso di solventi chimici può essere una causa di deterioramento dovuta all’azione prolungata dei solventi anche dopo il restauro.
RESTAURO DEGLI AFFRESCHI DELLA CUPOLA DELLA CHIESA
Autorità responsabile del restauro: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale (SABAP RM-MET)
IL RESTAURO DEL CROCIFISSO LIGNEO DI S. MARIA DELL’ANIMA E LA RISCOPERTA DELLA POLICROMIA ORIGINALE.
Ente conservatore e responsabile del restauro: Dott.ssa Lucia Calzona, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Artistico e per il Polo Museale della città di Roma. RESTAURATORI: Daniela Storti, Valeria Merlini, Mariarosaria Di Napoli.
LASER BLASTER è un sistema laser di nuova concezione. L'ultimo prodotto nato in casa El.En. viene incontro alle richieste di quei clienti che necessitano di un laser estremamente veloce e maneggevole per la pulitura di superfici anche molto estese. E’ un sistema innovativo, a fibra ottica attiva, molto compatto ed affidabile.
LASER BLASTER è una macchina con potenza da 20W o 50W con lo spot variabile sia in dimensione che in forma per adattarsi alle diverse applicazioni.
Eos Combo è frutto della collaborazione fra El.En. e l'Istituto di Fisica Applicata "N. Carrara" del CNR nell'ambito del Progetto TEMART (finanziato dalla Regione Toscana tramite il Programma Operativo “Competitività Regionale e Occupazione” e cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR CreO FESR 2007-2013).
Il sistema unisce in un sola macchina due regimi temporali: premendo semplicemente un tasto è possibile, infatti, passare dal regime Short Free Running (SFR), con durata dell’impulso variabile da 30 a 110 μs, al regime Long Q-switch (LQS) con impulsi da 100ns.
THUNDER COMPACT è il nuovo prodotto di Quanta System che segue il successo del Thunder Art. Anche questo nuovo sistema è capace di emettere una energia massima di circa 1J a 1064 nm ma le sue dimensioni sono state notevolmente ridotte in modo da rendere la macchina più facilmente trasportabile.
Thunder Compact, malgrado le sue ridotte dimensioni, permette una pulitura rapida ed efficace anche di superfici estese.
EOS 1000 LQS adotta la particolare durata dell'impulso Long Q-switch (100 ns), appositamente progettata e sperimentata per l'intervento conservativo sul bronzo dorato della Porta del Paradiso, di Lorenzo Ghiberti, del Battistero di Firenze.
L'ottimizzazione della durata dell'impulso è stata effettuata in collaborazione con l'Istituto di Fisica Applicata "N. Carrara" del CNR nell'ambito del progetto ST@RT (Scienze e Tecnologie per il patrimonio Artistico architettonico ed archeologico Toscano) finanziato dalla Regione Toscana.
EOS QS è il più recente risultato del team di ricerca di El.En. EOS QS si inserisce a pieno diritto nella scelta di realizzare laser a doppio impulso e quindi più flessibili e meglio utilizzabili per la più ampia casistica possibile delle puliture nel restauro.
All’impulso Short Free Running (impulsi da 30-110 μs) è infatti associato un impulso Q-switch (durata 15ns) con energia fino a 140 mJ.
El.En. S.p.A., da sempre attenta alla soluzione dei problemi operativi dei cantieri di restauro, ha realizzato il pannello di controllo bluetooth per la sua linea di laser per restauro. Questo sistema ergonomico è stato appositamente progettato e realizzato per integrare e completare tutti i vantaggi dell’impiego di sistemi laser per il restauro che adottino la fibra ottica. In questo modo il restauratore che operi nel raggio di dieci metri non ha più necessità di movimentare il sistema laser.
BlackBox è un’apparecchiatura progettata e realizzata per registrare tutte le informazioni ambientali relative al trasporto e allo stazionamento di un’opera d’arte. Il sistema, memorizzando i valori di umidità, temperatura, pressione, illuminazione e accelerazione sui tre assi, consente di verificare le condizioni nelle quali è stato effettuato il trasporto dell’opera e/o quelle di stazionamento presso un magazzino o in un museo durante l’esposizione al pubblico o per mostre ed esposizioni temporanee.
L'approccio laser, proposto nei primi anni '70 e da allora sperimentato con successo su svariati materiali e su numerose tipologie di degrado, ha dimostrato di poter discriminare in modo puntuale il substrato originale dagli strati superficiali di alterazione, rendendo possibile una progressiva azione di pulitura.
Sono quattro i vantaggi principali dell'impiego di questa tecnologia:
Minima invasività: non richiede l'uso di sostanze chimiche, né l'apporto di materiali abrasivi. Ciò consente di trattare senza alcun contatto superfici estremamente fragili o fortemente alterate anche prima del consolidamento.
Elevato grado di controllo: la rimozione dello strato di degrado interessa pochi micron per impulso, quindi si può definire con la massima precisione il livello di approfondimento.
Selettività: il differente assorbimento della radiazione ottica dei laser a stato solido (Nd:YAG) da parte dei materiali in dipendenza del loro colore rende ancora più selettiva l'azione del laser. Infatti, se lo strato di alterazione da rimuovere, normalmente di colore molto scuro, assorbe completamente la luce, il substrato, solitamente di tonalità più chiara, la riflette, così da limitare o arrestare l'azione del laser.
Elevata precisione: il processo di pulitura interessa solo l'area illuminata dal fascio laser, che può essere delimitata puntualmente a seconda delle necessità. Inoltre i laser che impiegano fibre ottiche consentono di trattare superfici modellate anche notevolmente complesse.
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